Il carrello abbandonato è il classico esempio di come, anche nel mondo del digitale, perdere un cliente a un passo dall’acquisto sia all’ordine del giorno.

Basta una CTA poco chiara, una richiesta di iscrizione obbligatoria o una grafica caotica per perdere una vendita e regalare un cliente al tuo competitor numero uno.

Capiamo insieme come aiutare il tuo e-commerce a diminuire il tasso di abbandono del carrello!

Carrello abbandonato e-commerce: di che cosa si tratta?

Un utente visita il tuo e-commerce, aggiunge i prodotti al carrello ma non finalizza l’acquisto: ecco che cos’è il carrello abbandonato. 

Come ti ho anticipato poco fa, i motivi dell’abbandono del carrello sono diversi:

  • Una user experience poco piacevole, con informazioni sconnesse e difficili da capire;
  • La lentezza del caricamento del sito, che spazientisce l’utente;
  • La mancanza di un pagamento sicuro;
  • L’esigenza di creare un profilo utente dovendo inserire anche tutti i dati personali oltre che a quelli strettamente necessari alla spedizione dell’ordine;
  • Sito non responsive, che toglie al potenziale cliente la possibilità di finalizzare l’acquisto sul dispositivo mobile. 

Come vedi, si tratta di elementi che sono estremamente importanti se vuoi avere un e-commerce che funzioni in modo corretto e che sia davvero efficace in termini di vendite.

Tutti questi fattori possono essere ottimizzati, abbiamo già visto come. 

Il punto è che ci sono tanti altri motivi che portano all’abbandono del carrello: pensaci, capita anche a te di fare i conti con l’indecisione di acquistare, non è vero? 

Come fare, quindi, a recuperare i clienti che abbandonano il carrello?

Recupero carrello abbandonato: cosa fare?

Per recuperare le vendite finite nel carrello abbandonato ci sono diverse tecniche:

  • Retargeting: mostrare annunci display a utenti che sono stati a un passo dall’acquisto accresce (e non poco!) la possibilità che tornino sui loro passi;
  • Notifiche push o sms di reminder;
  • Chatbot che, al ritorno degli utenti sul sito, mostrino loro il percorso da seguire per completare l’acquisto;
  • Email marketing. 

chatbot

Abbiamo già parlato del retargeting proprio qui, se vuoi.

Ora, concentriamoci sull’email marketing

Pensala in questo modo: l’innesco che avvia l’automazione sarà “l’utente ha abbandonato il carrello” e l’azione eseguita dal software di marketing automation sarà l’invio di una mail personalizzata per incentivare la conclusione dell’acquisto. 

Come strutturare una mail di questo tipo?

Ne parliamo nel prossimo paragrafo. 

Mail carrello abbandonato: che cosa scrivere?

Gli aspetti da tenere in considerazione durante la stesura di una mail per il carrello abbandonato sono essenzialmente 3: il copy, l’oggetto e il contenuto.

Copy 

Il primo consiglio è di chiedere all’utente perché ha abbandonato il carrello, un pizzico di ironia non guasta mai:

Perché hai lasciato i tuoi prodotti nel carrello? Non ti piacciamo più, non è vero?

È ovvio che la struttura e il messaggio cambia a seconda del tono di voce utilizzato dal brand. 

L’obiettivo, in generale, è di far percepire all’utente che sei interessato a capire il perché delle sue azioni: ecco qualche esempio. 

Hai lasciato i prodotti nel carrello: non vorrai mica abbandonarli li? Non resteranno ancora per molto! 

Non dimenticarti di lui (prodotto)

Sappiamo entrambi che vuoi (prodotto). Ti sta aspettando! Ancora per poco, però.

Oggetto in grado di attirare l’attenzione

Sappiamo fin troppo bene che l’oggetto è l’elemento decisivo che porta i lettori a aprire la mail. 

Nel caso di una mail per il carrello abbandonato, scrivere un oggetto in grado di catturare l’attenzione e suscitare l’interesse è estremamente importante: 

Dobbiamo parlare…

Ti era piaciuto, ed è ancora disponibile! 

Armi della persuasione 

Come in ogni copy vincente che si rispetti, fai leva sulle armi della persuasione: scarsità e riprova sociale in particolare. 

Mettiti nei panni di un potenziale cliente.

Leggere delle recensioni positive sul prodotto che stavi per acquistare non farà altro che aumentare l’interesse di acquistare.

O ancora, se il codice sconto che ti permetterà di risparmiare il 10% o che ti assicurerà 0 spese di spedizione dura solo un paio di giorni beh… Ti affretterai ad acquistare.

Riflettici: non è forse così?

Conclusione

Come abbiamo visto, recuperare i clienti che hanno abbandonato il carrello presuppone una serie di conoscenze e competenze specifiche in ambito digital.

Saper gestire un sito e-commerce e la relativa strategia di  advertising: ti aiutiamo noi