ChatGPT è ormai pane quotidiano tra noi marketers.

Un vero e proprio braccio destro per alcuni, fonte di consultazione veloce per altri.

Prima di portarti con noi nei prossimi paragrafi, disclaimer.

ChatGPT dovrebbe essere utilizzato seguendo una certa etica professionale.

È giusto – secondo noi – che il lavoro di ideazione strategica e di creazione dei contenuti (annunci ads o altro) continui a essere, come si suol dire, “farina del nostro sacco”.

Gli strumenti di intelligenza artificiale dovrebbero essere usati come dei (validi) aiutanti, senza delegare loro l’intero lavoro.

Doverose premesse fatte, ora passiamo alla pratica.

Ecco come utilizzare ChatGPT per massimizzare l’efficacia e l’incisività dei tuoi annunci pubblicitari.

Cosa è possibile fare con ChatGPT in ottica advertising?

Generare e/o rendere più incisivi i contenuti testuali delle inserzioni, ottenere spunti creativi, approfondire la conoscenza del pubblico target e studiare il mercato.

Questi sono solo alcuni esempi: le funzionalità sono pressoché infinite, data la diversità dei singoli casi.

Potresti chiedere a ChatGPT di generare una versione più creativa del tuo annuncio pubblicitario, cambiare il tono di voce o, ancora, di optare per una precisa leva di persuasione.

Insomma, ChatGPT è un braccio destro per il processo creativo.

Siamo di fronte a uno strumento che si basa su algoritmi di intelligenza artificiale, un modello di reti neurali chiamato Generative Pretrained Transformer (GPT, per l’appunto).

Grazie a questa tecnologia, ChatGPT analizza e assorbe le informazioni di una vasta gamma di fonti online e le rielabora per restituire un output in linea con le richieste.

Il potenziale di questo strumento si può riassumere in due punti: capacità di apprendimento e adattabilità.

Sta ovviamente a te “guidare” Chat GPT con suggerimenti, richieste e spunti utili a far comprendere al software la tipologia di contenuto e la sfumatura stilistica di cui hai bisogno.

Scendiamo nel dettaglio.

ChatGPT per gli annunci ads: il prompt ideale

“ChatGPT, scrivi il testo di un’inserzione per un brand di gioielli” è un prompt che non funziona.

Troppo generico, senza dati sul pubblico target, sul tono di voce da usare, sull’obiettivo delle ads e sulle informazioni da inserire.

Utilizzare ChatGPT nel modo corretto richiede la generazione di un prompt completo ed esaustivo.

Più precisa è la domanda, più rilevante sarà la risposta.

Il prompt ideale dovrebbe contenere informazioni precise su:

  • prodotto o servizio da sponsorizzare, dalle funzioni allo scopo, dalle caratteristiche oggettive fino ai benefici per il consumatore;
  • pubblico target, dalle caratteristiche socio demografiche (età, genere, posizione geografica) a quelle più emotive (bisogni, desideri, aspirazioni, interessi);
  • obiettivo dell’annuncio: lead generation? Vendite? Brand Awareness?
  • tono di voce e stile: formale o informale? Professionale o ironico?
  • ciò che desideri comunicare attraverso l’annuncio, il “messaggio chiave”;
  • call to action che vuoi far compiere al tuo pubblico;
  • posizionamento dell’inserzione: social o sito web?
  • keyword strategiche che vuoi inserire all’interno del tuo annuncio.

Dare in pasto tutte queste informazioni a ChatGPT permette di sfruttare uno dei suoi punti di forza più utili: la capacità di apprendimento.

Più sono i dati, più lo strumento personalizzerà il testo dell’inserzione per renderlo affine alle esigenze e agli interessi del pubblico target.

Ecco, nel dettaglio, che cosa puoi generare con ChatGPT per la tua inserzione pubblicitaria.

Come sfruttare ChatGPT per i contenuti delle ads?

Puoi utilizzare ChatGPT in ottica strategica per ottimizzare i tempi di analisi del pubblico target o in ottica “pratica”, per realizzare i contenuti testuali.

Oppure, in entrambi i modi, perché no.

Per essere chiari e specifici, puoi utilizzare ChatGPT per:

  • ottenere un elenco dei pain points più “sentiti” dal tuo pubblico.

Questo ti farà capire le leve di persuasione più utili da utilizzare nelle tue inserzioni (riprova sociale o scarsità?).

Grazie alle capacità di analisi di ChatGPT potrai individuare le preferenze e i bisogni più stringenti del tuo target, così da adattare il messaggio ai desideri delle persone a cui ti rivolgi.

  • generare i testi dei tuoi annunci, da headline persuasive a body text accattivanti;
  • creare delle varianti del contenuto testuale, rendendolo più persuasivo/coinvolgente/creativo e con hook diversi a seconda delle tue preferenze;
  • ottenere suggerimenti per le parole chiave correlate da inserire all’interno dell’annuncio.

In tutti questi casi, la fase di “addestramento” di ChatGPT sarà fondamentale.

Ricorda: più sono le informazioni, più la qualità dell’output aumenta.

Conclusioni

Utilizzare ChatGPT per le tue inserzioni pubblicitarie non può che essere un’opportunità per ottimizzare i tempi del processo creativo e, quindi, massimizzare la qualità dei risultati.

Come abbiamo più volte sottolineato nel corso dell’articolo, l’intervento dell’essere umano svolgerà (e lo farà sempre) un ruolo essenziale.

ChatGPT, (solo?) al momento richiede un addestramento approfondito per generare output completi, efficaci e che siano un reale valore aggiunto in ottica strategica.