Che cosa sono gli NFT e come funzionano

In un contesto in cui il web 3.0 si sta sviluppando sempre di più, sapere che cosa sono gli NFT è ormai quasi d’obbligo.
Ne hai mai sentito parlare?
Cosa sono gli Nft
Un NFT, acronimo di non fungible token (in italiano gettone non fungibile), è un certificato di proprietà e autenticità su un contenuto digitale non intercambiabile.
Il concetto alla base degli NFT è infatti la non fungibilità, vale a dire la non replicabilità del prodotto in questione.
Insomma, puoi pensare a un NFT come a un vero e proprio gettone che, nel momento in cui viene posto su un’opera d’arte, la rende unica e impossibile da scambiare.
Nella pratica, i prodotti digitali sono asset come:
- immagini;
- audio;
- articoli;
- GIF e video;
- tweet;
- film;
- beni immobili virtuali;
- skin per videogiochi.
Come funzionano gli Nft
Ora, il concetto alla base al funzionamento degli Nft è piuttosto semplice.
Se è possibile scambiare tra loro due banconote da 5 euro (stesso valore), è impossibile scambiare due quadri (valore diverso, per loro natura intrinseca).
Capisci bene che, seguendo questo ragionamento, scambiare due NFT è praticamente impossibile.
Certo, nulla toglie che si possa vendere l’NFT (o il quadro del nostro esempio) e, con le criptovalute ottenute, comprarne uno nuovo.
Tieni bene a mente che si tratta infatti di prodotti digitali che vengono identificati attraverso un codice numerico binario univoco e specifico, che viene poi compresso in una stringa più corta.
Quest’ultima, chiamata hash, viene a sua volta registrata sulla blockchain, con una marca temporale associata.
Va specificato che acquistare un NFT non significa acquistare il prodotto vero e proprio, bensì acquistare il diritto di proprietà sull’opera stessa.
A cosa servono gli NFT?
Come abbiamo già visto, gli NFT servono a ottenere la proprietà di un prodotto digitale, indicandone l’autenticità e l’unicità.
In particolare, ecco come si possono usare NFT:
- opere d’arte, acquistate come prodotti da collezione;
- certificati e documenti finanziari, in cui gli NFT possono essere applicati per verificarne l’autenticità;
- sulle piattaforme di Metaverso, dove gli NFT vengono utilizzati per indicare la proprietà univoca di un appezzamento di terra, di un patrimonio immobiliare o di vestiti da parte dell’utente;
- gaming, come nel caso della piattaforma Unisoft Quartz in cui gli NFT sono posti sulle diverse skin (aspetto estetico dei personaggi);
- social, un esempio? Jack Dorsey, ex CEO di Twitter, ha venduto un tweet sotto forma di NFT per 2,9 milioni di dollari.
Come si fa a comprare e a vendere NFT?
Vediamo quali sono i passi da seguire per comprare degli NFT:
- prima di tutto, occorre aprire un wallet digitale come Meta Mask o Math Wallet;
- acquistare delle criptovalute, da depositare nel wallet e che serviranno ad acquistare l’NFT;
- collegare il wallet a un marketplace, spazio virtuale in cui poter acquistare o aggiudicarsi all’asta un NFT. Tra i marketplace più utilizzati troviamo OpenSea, basata sulla blockchain Ethereum, Rarible, Coinbase e SuperRare.
Esempi di NFT
E per concludere in bellezza, ecco alcuni esempi di NFT.
- “Everydays: The First 5000 Days” di Beeple, forse l’NFT per eccellenza, venduto all’asta per 69 milioni di dollari;
- “Nyan Cat”, rappresentazione del videogioco in voga negli anni 2000 e venduto all’asta per 300 ETH;
- il tweet “just setting up my twttr” dell’ex CEO di Twitter, Jack Dorsey, venduto per 2,9 milioni di dollari;
- “Bored Ape Yatch Club”, una raccolta di NFT che riprende di profilo versioni differenti della ormai più che celebre scimmia in versione cartone animato.
Conclusioni
Ora che sai che cosa sono gli NFT, non rimane che vedere che cosa succederà nel futuro. Il web 3.0 diventerà parte integrante delle nostre vite?
Beh, le premesse ci sono tutte.
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