Growth Hacking: come crescere online

Scalare il mercato, aumentare le vendite, incrementare le fidelizzazioni, stimolare il passaparola…
Sono questi i macro obiettivi a cui punta la maggioranza (per non dire la totalità) di aziende, imprese e start up.
Ora, la domanda è: come crescere online?
Devi sapere che esiste una disciplina che si occupa proprio di stimolare la crescita di start up e realtà aziendali, il Growth Hacking.
Scopriamo di che cosa si tratta.
Cosa significa Growth Hacking?
Il Growth Hacking è l’insieme di tutte le tecniche e le strategie che hanno l’obiettivo di assicurare una crescita esponenziale e continuativa a business e start up.
Per essere più precisi, il Growth Hacking è una vera e propria modalità di approcciarsi allo sviluppo aziendale, “hackerando” il processo di crescita.
Cioè?
Come spiega l’imprenditore e consulente Sean Ellis, ideatore della materia, all’interno suo blog, il growth hacker è quella figura che si occupa di definire una strategia di sviluppo che non si basi solo sull’acquisizione di clienti, ma anche su fasi come retention e referral.
È per questo motivo che gli hacker della crescita hanno, solitamente, una formazione T-shaped.
Si tratta quindi di figure professionali con competenze verticali e specifiche in settori limitati e conoscenze orizzontali riguardo la macro-area di appartenenza, in questo caso il marketing.
Ora che sai che cos’è il Growth Hacking, scendiamo nei dettagli.
Come approcciarsi al Growth Hacking?
Una strategia di Growth Hacking in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati in maniera efficace ed effettiva presuppone un certo tipo di approccio professionale.
Prima di tutto, un growth hacker considera la realtà aziendale come una learning organisation.
In altre parole, come un’organizzazione in grado di tradurre gli errori commessi in dati, metriche ed informazioni utili per migliorare il processo di scale up.
In questo modo, ogni fase del processo di crescita, ogni vendita, fidelizzazione, recensione negativa o cliente perso, sarà utile per capire la direzione giusta da intraprendere a livello strategico.
Tutto ciò si traduce in un approccio data driven.
Strategia data driven
Misurare e monitorare l’efficacia dei contenuti creati, delle ads lanciate e delle strategie di marketing adottate è fondamentale in ottica di crescita.
Perché? Semplice. Solo attraverso un’analisi specifica e puntuale si è in grado di capire gli aspetti strategici da migliorare, i punti di forza su cui puntare e le opportunità da sviluppare.
Solo così, infatti, si riuscirà a migliorare la comunicazione aziendale, instaurando delle relazioni durature e proficue con il pubblico target.
Ora, il punto è questo: per ottenere dati che siano realmente utili in ottica business, è necessario condurre diversi test ed esperimenti lato content.
Test A/B
Testare versioni differenti dello stesso prodotto contenutistico è una delle prerogative del Growth Hacking.
Prendiamo ad esempio una landing page, il cui fine ultimo è ottenere una conversione da parte degli utenti.
I growth hacker consigliano di realizzare due versioni della stessa landing con contenuti, grafiche, CTA e microcopy diversi fra loro: in questo modo, si riuscirà a capire quale delle due strategie funziona meglio.
Come fare? Semplice.
Sarà sufficiente misurare la metrica per cui la landing stessa nasce: il numero di conversioni finali ottenute.
Il punto è proprio questo: secondo il Growth Hacking, il numero di test condotti a livello strategico sono direttamente proporzionali alle possibilità di crescita e sviluppo.
Seguendo le premesse di un approccio data driven, infatti, se un’azienda svolge più test lato contenutistico e strategico, avrà più possibilità di raggiungere una crescita esponenziale e, soprattutto, costante.
Definire la North Star Metric
Delineare la stella polare aziendale è un passo imprescindibile all’interno di qualsiasi strategia di Growth Hacking.
Astrologia a parte, si tratta della metrica che riassume complessivamente il valore che il prodotto o il servizio può trasmettere ai potenziali clienti.
Come puoi immaginare, quindi, la North Star Metric non si crea dal nulla ma è il risultato di un processo di analisi e ricerca che si articola così:
- Comprensione del comparto strategico aziendale con più opportunità di crescita: quali sono le leve su cui si fonda il sistema di valori dell’azienda? Quali sono i settori da poter espandere per ottenere risultati tangibili?
- Definizione degli obiettivi: qual è la situazione di partenza? Qual è, invece, il miglior risultato possibile che si potrebbe raggiungere? Quali solo le tempistiche ipotetiche per far combaciare questi due step?
- Analisi di dati qualitativi e quantitativi.
Ora, va da sé che se la crescita è per sua natura stessa un processo in continua evoluzione, la North Star Metric deve per forza essere un parametro dinamico e in costante mutamento.
Prendiamo ad esempio il caso Facebook.
La North Star Metric iniziale era di raggiungere il miliardo di utenti attivi a livello mensile, vale a dire, un miliardo di persone connesse almeno una volta al mese all’interno della piattaforma.
Una volta toccata con mano questa stella polare, l’asticella dell’obiettivo si è alzata: un miliardo di utenti attivi a livello mensile a un miliardo di utenti attivi a livello giornaliero.
E così via.
Capisci bene che, solo in questo modo è possibile crescere in modo costante.
Sistema di automazioni
Implementare processi automatici per agevolare il sistema di acquisizione clienti è fondamentale: ti spieghiamo tutti i perché all’interno di questo articolo, dedicato interamente al marketing automation.
Gli strumenti del Growth Hacking
Che il Growth Hacking sia una disciplina estremamente interessante se si parla di crescita aziendale, è ormai assodato.
Ma come trasformare la teoria in pratica? Quali sono gli strumenti del Growth Hacking che possono portare risultati reali, tangibili e concreti a livello aziendale?
- Sistema di advertising efficace. All’interno dell’oceano rosso ricco di competitor e nuove realtà emergenti, implementare una strategia di advertising (con Google Ads a Facebook Ads) è essenziale per emergere e raggiungere gli obiettivi di business;
- ICE e social media marketing. Il parametro ICE (impact, confidence, ease) è una metrica chiave all’interno del Growth Hacking. Si tratta di dare una priorità specifica e ordinata alle opzioni contenutistiche e di business da voler testare: dai contenuti del sito web ai copy delle ads fino alla strategia di budget e timing;
- Scale up con i contenuti: SEO ed email marketing. Internet è ormai diventato un luogo pieno di utenti, in cui le persone hanno sempre meno tempo di prestare attenzione e sempre più necessità di soddisfare velocemente i loro bisogni. Proprio per questo, è fondamentale, ora più che mai, creare contenuti che intercettino l’attenzione dell’utente e siano in grado di trasformarlo in desiderio di compiere l’acquisto e passare all’azione.Nel caso di contenuti per i social, ad esempio, assicurati di seguire un piano editoriale ben preciso che sia in grado di informare, interessare e intrattenere.Se si parla di blog, invece, dedicati alla scrittura di articoli ottimizzati in ottica SEO, in grado di intercettare l’esatto intento di ricerca degli utenti.
Conclusioni
Vuoi far crescere la tua azienda ma non sai come fare? Scrivici: analizzeremo la tua situazione e capiremo insieme la strategia di crescita che fa al caso tuo!
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