All’interno del web 3.0, concetto del metaverso non è di certo una novità.

Sì, hai letto bene: che sia tornato alla ribalta grazie a Facebook e al re-naming che ha visto il termine “Meta” ad indicare la holding, è vero.

Ora, entriamo nel futuro in questo articolo.

Cosa vuol dire Metaverso

Metaverso è un termine introdotto da Neal Stephenson all’interno del romanzo “Show crash” del 1992 per indicare uno spazio tridimensionale in cui le persone sono libere di camminare, muoversi e interagire tra loro attraverso i loro avatar.

E più di 20 anni dopo, il concetto di base è sempre lo stesso.

Ecco che cos’è il metaverso secondo Zuckerberg:

“Un progetto collettivo che va al di là di una singola azienda. Sarà creato da persone in tutto il mondo, e sarà aperto a chiunque”.  

Quando si parla di metaverso ci si riferisce a uno spazio digitale composto da un mix di:

  • realtà aumentata (estensione delle realtà quotidiana e tangibile) 
  • realtà virtuale (ambienti completamente digitali) in cui le persone possono vivere una vera e propria seconda vita

realtà virtuale e metaverso

Non si tratta infatti di semplici dinamiche di gaming: le persone, o meglio, i loro avatar, potranno svolgere le normali azioni quotidiane come fare la spesa, partecipare a feste e concerti, incontrare gli amici e fare shopping nei loro negozi preferiti.

Ora che sai che cosa si può fare con metaverso, vediamo cosa fare per farne parte.

Come si entra nel Metaverso?

Entrare nel metaverso è piuttosto semplice: è sufficiente avere una connessione a Internet, un pc, creare un proprio profilo personale sulle piattaforme dedicate e, solitamente, un visore 3D per vivere a 360° l’esperienza immersiva.

Al momento, non esiste un solo vero e proprio metaverso, ma ci sono diverse piattaforme di realtà virtuale che, per funzioni e caratteristiche, si avvicinano molto al concetto riportato alla ribalta da Zuckerberg.

Ecco alcuni esempi:

  • The Sandbox, piattaforma di gioco oltre che metaverso. Partner di Meta, in cui gli utenti hanno anche la possibilità di vendere, acquistare e possedere avatar digitali attraverso NFT e i token SAND;
  • Decentrland, piattaforma lanciata nel 2016 e basata sulla blockchain di Ethereum, permette ai suoi utenti di acquistare e vendere appezzamenti di terra attraverso gli NFT MANA o LAND;
  • Horizon Worlds, piattaforma social di realtà virtuale multiplayer lanciata da Meta, in cui gli utenti possono accedere attraverso un account Facebook, il visore 3D Oculus Quest e interagire con un massimo di 20 persone.

Il metaverso di Facebook

La volontà di Zuckerberg di entrare nel metaverso si è concretizzata a ottobre 2021 quando, in occasione del Facebook Connect, ha annunciato il re-naming in Meta.

Nonostante affermi che ci vorranno dai 5 ai 10 anni perché il metaverso diventi parte integrante delle nostre vite, Meta si sta facendo strada all’interno di questo nuovo scenario.

È di pochi giorni fa l’ultima novità sul metaverso di Facebook.

Meta ha infatti introdotto la possibilità, per il momento solo agli utenti maggiorenni residenti negli Stati Uniti, di creare i loro prodotti digitali e di venderli all’interno della piattaforma Horizon Worlds.

Non resta, quindi, che aspettare gli sviluppi futuri.

Conclusioni

Se i social sono nati come strumenti per accorciare la distanza tra le persone, ora si guarda decisamente oltre.

Oltre a creare una vera e propria seconda vita per gli utenti, il metaverso potrà essere utile anche in ottica marketing e advertising. I brand potranno infatti creare esperienze estremamente immersive per i loro clienti.

 La user experience la farà sicuramente da padrone: quanto potrà valere il metaverso?