GA4? Sì, il nuovo tool analytics di Google, nonché solo e unico a partire da luglio 2023. 

Se sei un marketer, ne avrai sicuramente sentito parlare. 

Google Analytics 4 è, da un mese a questa parte, uno dei temi più discussi in ambito digital: ma che cosa cambia dal classico Universal Analytics? 

Per rispondere a questa domanda e capire le perplessità legate a GA4, è doveroso sapere che cos’è Google Analytics e come viene usato per i siti web.

Google Analytics, che cos’è?

Google Analytics è uno strumento che serve a monitorare l’andamento di un sito web analizzando statistiche e dati relativi al comportamento di navigazione dell’utente. 

In particolare, attraverso Google Universal Analytics puoi conoscere:

  • il numero delle conversioni generate, come la compilazione di form o acquisti;
  • il tempo di permanenza sul sito, quali pagine suscitano più interesse e quali, invece, vengono chiuse più rapidamente (durata sessione media e frequenza di rimbalzo);
  • insight sui contenuti, come le parole chiave per cui si posiziona il sito;
  • informazioni relative al tuo pubblico, come età, provenienza e interessi.

Come potrai immaginare, tutte queste funzioni rendono Google Analytics uno strumento essenziale per raggiungere gli obiettivi di marketing prefissati.

Riusciresti a capire come ottenere la massima resa dal tuo sito web senza prima aver analizzato dati e performance? La risposta è, semplicemente, no. 

ga4

La domanda sorge quindi spontanea: come si fa ad usare Google Analytics? 

Attraverso un frammento di codice JavaScript da inserire in tutte le pagine del sito web che vuoi monitorare. 

Proseguendo su questa strada, addentriamoci nella questione relativa a Google 4. 

Google Analytics 4: che cos’è successo?

Il 9 giugno 2022 il Garante della Privacy ha ammonito una società italiana per aver usato in modo improprio Google Analytics. 

In particolare, la società è stata richiamata per aver trattato in modo illecito i dati personali degli utenti.

Le informazioni venivano infatti trasferite anche negli Stati Uniti che il Garante definisce un “Paese privo di un adeguato livello di protezione” della privacy degli utenti. 

Stop. 

Prima di proseguire, facciamo una precisazione. 

Attraverso l’ammonizione, a cui non ha fatto seguito alcuna sanzione pecuniaria, il Garante ha concesso alla società 90 giorni per allinearsi al totale rispetto della privacy.

Il provvedimento, inoltre, non specifica in modo esplicito che lo strumento utilizzato dalla società fosse Analytics Universal (vale a dire Google Analytics 3), e non GA4.

Ma lo si può facilmente dedurre dalla data in cui è stato esposto il richiamo: 17 agosto 2020, periodo in cui Google Analytics 4 era ancora in fase di beta. 

Bene, torniamo a noi. 

La vicenda ha avuto un ulteriore sviluppo il 23 giugno 2022, quando il Garante della Privacy ha emanato un provvedimento ufficiale in cui ha posto lo stop all’uso degli analytics a tutti i siti web che non rispettano le normative previste dal Regolamento UE.

Ga4 e la privacy

Inoltre, il Garante della privacy invita tutti i gestori di siti web pubblici e privati sparsi sul territorio nazionale a: 

“​​[…] verificare la conformità delle modalità di utilizzo di cookie e altri strumenti di tracciamento utilizzati sui propri siti web, con particolare attenzione a Google Analytics e ad altri servizi analoghi, con la normativa in materia di protezione dei dati personali”. 

Si dichiara quindi illegale il trasferimento dei dati raccolti attraverso gli strumenti di analytics negli Stati Uniti, non in linea con il GDPR europeo.

In altre parole, utilizzare Google Analytics nel completo rispetto delle linee guida della privacy europea, continua a essere possibile e legale. 

Il problema, però, persiste: ecco perché.

La condivisione degli indirizzi IP: ostacolo GDPR

L’elemento che sta creando diverse perplessità circa l’uso di Universal Analytics e Analytics 4 è l’indirizzo IP.

La funzione di Google Analytics 3 di rendere anonimo l’indirizzo IP non è sufficiente.

Google, utilizzando le informazioni contenute nei frammenti dell’indirizzo IP e tutti i dati ottenuti da altre fonti (come l’accesso all’account Gmail o la localizzazione) è lo stesso in grado di profilare l’utente e tracciarne l’attività.  

Leggendo le FAQ di Google, si legge che con GA4 l’anonimizzazione degli indirizzi IP non è necessaria perché questi indirizzi non vengono registrati né archiviati.”

Dunque, problema risolto?

Non proprio: non vi è infatti alcuna dichiarazione da parte di Google che esclude la possibilità di inviare gli indirizzi IP negli Stati Uniti. 

Ora che sai tutti i dettagli relativi alla questione Google Analytics, analizziamo il nuovo tool messo a disposizione da Google: Google Analytics 4. 

Cosa è Google Analytics 4?

Presentato a ottobre 2020 con il nome di “App + Web”, Google Analytics 4 è uno strumento che serve ad analizzare l’andamento dei siti web e monitorare le azioni svolte dagli utenti durante il percorso di navigazione. 

Nello specifico, GA4 si basa su un modello predittivo basato sulla tecnologia del machine learning in modo molto più profondo rispetto a Universal Analytics. 

La novità, annunciata da Google stesso, è che a partire dal 1 luglio 2023 Google Analytics cesserà di esistere: GA4 sarà l’unico tool che i marketer potranno utilizzare per le loro analisi.

Una volta cessato il funzionamento di Universal Analytics, i dati raccolti verranno archiviati e resteranno consultabili almeno per altri 6 mesi. 

Le altre proprietà di Universal Analytics 360, invece, continueranno a funzionare fino al 1 ottobre 2023. 

Ora che sai che cos’è Google Analytics 4, scopriamo come funziona.

Qual è la differenza principale tra Universal Analytics e Google Analytics 4?

Le differenze tra Universal Analytics e GA4 sono sostanziali.

Modello predittivo basato sul machine learning

Prima di tutto, GA4 si baserà prevalentemente su una tecnologia di machine learning: gli algoritmi saranno istruiti al fine di reperire tutte le informazioni necessarie per la profilazione delle attività svolte dall’utente. 

Nel dettaglio, GA4 sostituisce il concetto di “sessioni degli utenti” con un modello predittivo basato sugli “eventi”. 

Ciò significa che ogni azione compiuta dal potenziale cliente sarà considerato come un evento: dalla visualizzazione delle pagine web alla compilazione del form fino ad un eventuale acquisto. 

Nello specifico, gli eventi analizzati sono suddivisi in 4 categorie:

  • eventi raccolti in modo automatico;
  • eventi di misurazione avanzati;
  • eventi raccomandati;
  • eventi custom.

Proseguendo su questa linea, un’altra novità introdotta da GA4 è la misurazione dell’engagement rate (tasso di coinvolgimento) al posto del bounce rate (tasso di rimbalzo).

Le metriche misurate saranno: average engagement time, engaged sessions per users e average engagement time per session. 

Integrazione cross-channel

Con GA4 si potrà integrare statistiche e dati raccolti dal sito web con le informazioni estrapolate dalla versione app sia iOS che Android. 

Inoltre, Google 4 prevederà una maggiore integrazione con Google Ads.

Va da sé che, in questo modo, si potranno non solo creare degli annunci di pubblicità online più efficaci e in target, ma anche apportare migliorie al sito web in grado di essere più incisive in ottica strategica.

Nuove funzionalità disponibili a tutti gli utenti

Come la funzione Exploration (disponibile con Google Analytics 3 solo per i membri di Suite 360, a pagamento). che permetterà di creare report più completi e customizzati. 

Per tutte le specifiche tecniche, consulta le linee guida ufficiali di Google.

Google Analytics e privacy: i tool sostitutivi 

Come abbiamo visto nel corso dell’articolo, utilizzando Google Analytics 3 non vi è l’assoluta certezza di rispettare il GDPR europeo e non inviare dati e informazioni negli Stati Uniti. 

Vediamo quindi una serie di tool sostitutivi:

  • Matomo

A pagamento dopo un periodo di prova gratuita, Matomo è un software di analytics open source da poter installare nel server o da poter tranquillamente utilizzare come servizio. 

Lanciato nel 2007, il software mette il rispetto della privacy al centro del suo funzionamento: i dati anonimi non vengono infatti ricostruiti o profilati in alcun modo.

Tutti i dati presenti in Google Analytics potranno inoltre essere importati su Matomo in modo molto semplice. 

  • Simple Analytics

Piattaforma olandese a pagamento, Simple Analytics fonde perfettamente un’interfaccia estremamente semplice a un forte rispetto della privacy. 

  • Piwik Pro 

Software di analytics che può essere integrato alla Search Console, Google Ads e Google Big Query. 

  • Woopra 

Strumento di analytics che presenta diverse funzionalità per tracciare tutte le attività svolte dall’utente durante l’intera sessione di navigazione. 

In base al numero di azioni monitorare, Woopra offre diversi piani gratuiti e/o a pagamento. 

  • Plausible Analytics 

Piattaforma open-source priva di cookie, Plausible è un software di analytics a pagamento compatibile con WordPress, SquareSpace, Weebly, Ghost con la possibilità di essere collegato alla Search Console di Google.  

Conclusione

Resta aggiornato sulle ultime novità di Google Analytics. Se hai dubbi su come procedere, non esitare a contattarci