Web Analytics: come sfruttare l’analisi dei dati

La Web Analytics è estremamente importante per il business nel mondo digitale. Più analizzi i dati, più informazioni ottieni, più la tua azienda cresce.
Ma che cosa s’intende quando si parla di Web o Digital Analytics? In sostanza si tratta dell’insieme di informazioni che riguardano gli utenti che navigano su un sito web, che devono essere raccolte e analizzate.
Sei, siamo, completamente immersi in una società talmente iperconnessa da parlare di big data e processi data-driven, letteralmente guidati dai dati.
Pensaci un attimo: il mondo digitale non è forse un insieme di dati? Di codici, bit e formule che raccontano storie, identità e preferenze?
Questo articolo ha l’obiettivo di esaminare questo fenomeno, o meglio, di capire quanto e se analizzare i dati può fare la differenza.
Vedremo quali sono le informazioni da analizzare e monitorare sul tuo sito web e in ottica di advertising online e perché è importante farlo.
Iniziamo subito!
Quali dati analizzare?
L’advertising online ha introdotto la possibilità di tracciare le conversioni e capire dove sta finendo il budget che investi: una vera e propria rivoluzione nel campo del marketing.
Ma non è sufficiente se la campagna non è supportata dai giusti contenuti e dal giusto funnel di vendita. Come fare? La soluzione c’è.
Serve conoscere e analizzare due macro categorie di informazioni:
- i dati comportamentali degli utenti e
- i risultati degli annunci
Vediamo di che si tratta.
Comportamento degli utenti sul sito web
Lascia che ti chieda una cosa.
Avrebbe senso investire i tuoi soldi in annunci video e indirizzarli alla fascia del tuo pubblico che usa YouTube si e no un paio di volte al mese? O ancora, sarebbe utile escludere gli annunci mobile se la stragrande maggioranza della tua audience naviga da dispositivo mobile?
Sono domande che potrebbero sembrarti banali, ma in realtà non lo sono. Conoscere il target a cui ci si rivolge è il primo passo per gettare solide basi che portino ad acquisti e fidelizzazioni.
Oltre alla redazione di una o più buyer persona di cui abbiamo già parlato, dovrai dedicarti all’analisi dei dati comportamentali dei tuoi potenziali clienti come:
- Numero di visitatori e utenti;
- Tasso di rimbalzo: percentuale dei visitatori che abbandonano il sito dopo aver visitato solo una pagina;
- Durata media della visita al sito;
- Conversioni;
- Fonti che generano traffico;
- Pagine più o meno visitate.
Riuscirai a capire quali sono le sezioni del sito che suscitano più interesse e a lavorare di conseguenza, ottimizzando le pagine con il tasso di rimbalzo più alto e conoscere ancora meglio le preferenze dei clienti.
Tutto qui? No, anzi.
Analisi dei dati: l’utilità per il marketing automation
Abbiamo già parlato di tutti i vantaggi della marketing automation, dall’incremento del ROI alle fidelizzazioni, dall’ottimizzazione dei tempi fino alla creazione di percorsi personalizzati 1:1 per l’utente.
Se hai già letto l’articolo, sai perfettamente che per avviare un qualsiasi tipo di automazione, da un percorso personalizzato di email marketing a una mail per recuperare le vendite da un carrello abbandonato beh…
Si parte dai dati. Che poi si trasformano in trigger che diventano contenuto e poi azione.
Una cosa quindi è certa: senza dati non c’è automazione.
Analizzare i dati per migliorare gli investimenti di budget
I fattori che determinano l’efficacia di una campagna di advertising sono diversi, ma uno degli elementi chiave è il budget.
Prima di parlare di risultati, devi sapere che ci sono due metriche che devi assolutamente analizzare:
- CLTV: customer lifetime value, vale a dire quanto guadagno si può ottenere da un singolo cliente finché rimarrà legato al brand;
- CAC: costo di acquisizione del cliente.
È importantissimo conoscere il rapporto tra questi due valori per calcolare il ROAS: i prossimi paragrafi saranno proprio incentrati sull’advertising.
Analisi dei risultati
È nell’equilibrio tra creatività e dati che nascono le migliori campagne di pubblicità online. Il segreto?
Creare un contenuto ottimizzato con i dati in base alle performance del prodotto scelto o della strategia adottata: solo così riuscirai a entrare nello schema (a volte complicato) di ROI e ROAS e contribuire al loro sviluppo.
La cosa più importante è chiedersi il perché delle performance. Che un test sia andato bene o male, è fondamentale capirne il motivo per creare un serbatoio di idee a cui attingere, eventualmente, in futuro.
Altrettanto importante è capire il contesto: e se ti dicessi che i dati non sono nulla se non sono inseriti nel giusto contesto?
Già, perché il guadagno va sempre messo a confronto con il budget investito o con lo specifico periodo dell’anno, da promozioni o festività.
A proposito di questo…
I dati di Google Ads
Se si vogliono ottenere risultati davvero concreti, è fondamentale continuare a monitorare l’andamento della campagna di advertising anche dopo averla lanciata.
In particolare, le metriche da tenere in considerazione sono:
- Impression: quante volte l’annuncio sta apparendo in corrispondenza di una parola chiave;
- Click: l’interesse generato dalla parola chiave, espresso sotto forma di click da parte dell’utente;
- CTR: click through rate, vale a dire il rapporto tra impression e click. I valori ottimali sono compresi tra 1% e 3% per keyword generiche, 10% se si inserisce anche il brand.
- CPC medio: cost per click, cioè quanto stiamo spendendo per generare click.
Con quali strumenti possiamo analizzare i dati di un sito web?
- Google Analytics: restituisce informazioni sul pubblico e attività all’interno del sito, durata media della visita, tasso di rimbalzo, conteggio delle conversioni, numero di visitatori e utenti;
- Google Search Console: offre dati relativi alla ricerca delle keyword da parte dei potenziali clienti, dati sulla loro provenienza e interessi ma anche statistiche sul rendimento del sito come impression, CTR e numero di click.
L’utilità dell’analisi dei dati
Ma a che cosa serve dedicarsi all’analisi dei dati?
Le risposte sono tante, vediamole insieme:
- Ottimizzare le pagine con il tasso di rimbalzo più alto;
- Capire le sezioni del sito che suscitano più interesse e lavorare di conseguenza;
- Migliorare la comunicazione con i tuoi clienti;
- Affinare la tua strategia di digital marketing e di vendita;
- Capire quali sono i tasti da premere per conquistare i clienti;
- Guadagnare di più con ciò che investi;
- Trasformare il tuo budget in entrate concrete;
- Migliorare le performance, far conoscere il brand e migliorarne la reputazione.
Conclusione
Una cosa è certa: i dati restituiscono un’immagine fedele di ciò che sta succedendo esattamente al tuo brand.
Come hai visto nel corso dell’articolo, gli aspetti chiave da tenere in considerazione sono diversi ma tutti importanti. Noi di Webinword siamo qui per aiutarti a redigere un’analisi completa, concreta e che sia davvero utile per te e per la tua azienda!
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