Google advertising e le Google ads

Sai che cosa fa un italiano su due prima di effettuare un qualsiasi acquisto anche in un negozio fisico? Una ricerca su Google. Saresti contento se il tuo sito web riuscisse ad attirare utenti che hanno già deciso in modo consapevole di essere interessati al tuo prodotto o servizio? Immagino di sì.
Bene, mettiti comodo. Stai per scoprire il Google Advertising.
Partiamo subito!
Cosa sono le Google Ads?
Accorciare la distanza tra il momento in cui nasce il desiderio di avere un prodotto e il momento in cui lo si tocca quasi con mano ha un ruolo decisivo per l’aumento delle conversioni.
Come fare?
Beh, posizionandosi tra i primi risultati della SERP (pagina di ricerca su Google).
Esiste uno strumento estremamente strategico che ti darà un aiuto prezioso: Google Ads.
Nato nel 2018 in sostituzione al precedente Google Adwords, Google Ads è la piattaforma pubblicitaria di Google che permette all’inserzionista di pianificare e creare campagne di advertising per promuovere un sito web.
Scommetto che ti è capitato almeno una volta di trovare dei risultati preceduti dalla parola “annuncio” o “sponsorizzato”: si tratta proprio delle Google Ads.
Si, ma come funzionano le Google Ads?
Scenderò nello specifico nel prossimo paragrafo, ora partiamo dalle basi. Google Ads opera con la modalità “pay per click” (ppc): questo significa che l’inserzionista paga solo quando l’utente compie un’azione, come cliccare sull’annuncio o visitare il sito. Sai qual è la cosa interessante? Non essere vincolati da alcun tipo di contratto, al contrario.
Google Ads si distingue per la sua flessibilità in termini di budget.
Cosa significa?
Che hai la possibilità di stabilire tu il tuo budget in base alle tue preferenze e modificarlo quando meglio credi, ad esempio in occasione di festività o particolari occasioni. Ma non è tutto: puoi scegliere liberamente la durata della campagna pubblicitaria, mettendo in pausa o sospendendo gli annunci Google Ads in base alla tua strategia. A proposito di annunci…
Sono enormemente personalizzabili. Sei tu a scegliere gli obiettivi dell’advertising. Google Ads ti mette a disposizione opzioni diverse: aumentare la brand awareness, le conversioni e la considerazione del brand, generare lead, attirare traffico, promuovere app o le visite ai negozi fisici. L’ultima opzione, chiamata “senza un obiettivo”, ti permette di personalizzare la campagna in base ai kpi che ritieni più utili.
Ma ora arriva il bello. Dopo aver analizzato i segmenti di target prescelti, l’algoritmo di Google è in grado di comprendere quali sono i consumatori inclini a compiere una determinata azione. In questo modo, la campagna di advertising sarà cucita proprio su misura del singolo utente.
Interessante, non è vero?
Fatte queste premesse, scendiamo più nello specifico.
Google advertising: l’importanza delle keywords
Potresti pensare alle keyword come ai minuscoli ma essenziali ingranaggi di un orologio. Non serve che te lo dica, ormai lo sai.
Le parole chiave sono il perno centrale attorno cui ruota la tua visibilità su Google.
E la visibilità è uno dei fattori che incide maggiormente sulla vendita. Questo vale non solo per le ricerche organiche, ma anche per il Google Advertising. Lascia che ti spieghi…
Avrai sicuramente notato che, dopo aver fatto la tua ricerca, spuntano diversi annunci, uno al di sotto dell’altro. Ti sei mai chiesto cosa determina questo specifico ordine? Te lo dico subito: il risultato di una competizione tra avversari, il cui premio è potersi posizionare per una data keyword. Ma attenzione: ti sto per dare due consigli importantissimi.
Prima di tutto, fare ricerca è indispensabile. Bisogna studiare in maniera approfondita e specifica le buyer persona, esaminandone anche la mappa empatica. Solo così sarai in grado di metterti nei panni dell’utente e immaginare quali parole o frasi digiterà sullo schermo dello smartphone o sulla tastiera del computer per cercare il tuo prodotto o servizio.
In secondo luogo, cerca di trovare il giusto equilibrio tra le keyword più generiche e quelle più specifiche. Tieni ben presente la modalità del pay per click: capisci bene che usare una keyword generica potrebbe attirare persone non interessate al tuo prodotto, andando a incidere sul tuo budget. Sarebbe invece più vantaggioso usare parole chiave più specifiche, per ottenere una audience “calda” che potrebbe effettivamente trasformarsi in lead o conversioni.
Un’altra cosa importante: non dimenticare la concorrenza. Potrebbero esserci aziende molto grandi con un budget illimitato da mettere a disposizione per assicurarsi la parola chiave per cui tu stesso stai gareggiando.
Bene, stiamo arrivando al cuore dell’argomento, il meccanismo che regola il tutto: le aste.
Il sistema dell’asta di Google Ads
Le aste di Google Ads hanno due particolarità non indifferenti: durano solo millesimi di secondi e si ripetono per ogni ricerca effettuata su Google. Sì, hai capito bene.
L’asta, infatti, si svolge nell’intervallo di tempo tra la ricerca dell’utente e la comparsa dei risultati nella SERP. I risultati, inoltre, possono cambiare di volta in volta, in base ai competitor presenti sul campo in quel determinato momento.
Ti spiego subito come funziona il sistema dell’asta di Google Ads.
Google Ads non fa altro che intercettare gli annunci che hanno le stesse parole chiave di quelle digitate dall’utente per la sua ricerca. La piattaforma pubblicitaria procede inizialmente con una prima scrematura, verificando che i risultati siano idonei e sicuri.
E poi?
Poi si passa alla valutazione vera e propria. Google Ads valuta il ranking di ogni inserzione presente all’asta. I fattori che incidono sono molteplici, te li descrivo all’istante.
La tua offerta, che altro non è che il budget massimo impostato per guadagnare un click sul tuo sito web. La qualità degli annunci e la pagina di destinazione, per assicurare all’utente di trovare dei contenuti utili e pertinenti con la sua ricerca iniziale.
Segue poi il contento di ricerca, che analizza il luogo, la data e il dispositivo in cui viene effettuata la ricerca. L’impatto delle estensioni dell’annuncio, come informazioni personali o link in esso contenuti. Ci sono poi delle soglie minime di ranking, al di sotto delle quali l’annuncio non viene preso in considerazione per la pubblicazione.
Più alto sarà il ranking, più l’annuncio ha la possibilità di arrivare nelle prime posizioni.
Stimolante, non è vero?
Tipologie Campagne Google Ads
Andiamo dritti al punto: in base agli obiettivi selezionati, Google Ads mette a disposizione varie tipologie di campagne pubblicitarie.
Quali sono dunque le campagne di Google Ads?
Ricordi i risultati della SERP preceduti dalla parola “annuncio” di cui ti parlavo prima?
Bene, le campagne in rete sono proprio quelli. Vengono definite “pull”, proprio perché è l’utente a chiedere un prodotto o servizio tramite una ricerca, avendo in cambio dei risultati idonei alle sue richieste.
Ci sono poi le campagne display: banner animati o contenuti testuali che compaiono negli spazi che Google ha affittato su diversi siti. In genere sono contenuti coerenti con le tematiche trattate nel sito web in cui vengono ospitati. Sono molto utili per fare remarketing ads o per rafforzare la brand awareness dell’utente. Andiamo avanti.
Ti è mai capitato di cercare un prodotto e trovare una carrellata di immagini subito sotto la barra di ricerca? Beh, si tratta di campagne Google Shopping o di campagne per app, che promuovono l’acquisto di prodotti o l’installazione di applicazioni. Queste campagne si appoggiano sul Merchant Center, che altro non è che un ampio catalogo di prodotti creato dall’inserzionista. Google Ads, in questo caso, confronta diverse versioni dello stesso prodotto usando i dati raccolti nel Merchant Center, e te li
mostra uno accanto all’altro indirizzandoti al sito web di riferimento.
E ancora, ci sono le campagne gmail, da non sottovalutare. Devi sapere che questa tipologia di campagna Ads rappresenta una vera e propria un’opportunità strategica. Forse il motivo lo hai già capito: gli utenti che riceveranno l’annuncio nutrono già un interesse avanzato per il tuo prodotto. Come lo so? Beh, facile. Hai già i loro contatti. Infine non dimentichiamo le YouTube Ads.
Conclusioni: i vantaggi delle google ads
Arrivati a questo punto, direi di tirare le fila del discorso.
Fare pubblicità su Google significa ottenere risultati estremamente concreti: dilatare la visibilità e le vendite, perfezionare la comunicazione della tua brand identity e fidelizzare nuovi clienti. Non ti basta?
Allora pensa a tutti i dati che potresti acquisire. Attenzione però: dati che puoi monitorare costantemente e quindi, migliorare e ottimizzare. Più di così? Ah si, un’ultima cosa.
Non dimenticarti della flessibilità che Google Ads ti offre, e non parlo solo della personalizzazione delle campagne. Parlo anche del totale controllo degli annunci e del tuo budget.
Quindi: cosa aspetti?
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